gustavo
antonio, si chiama antonio, va bene? oh, allora, antonio
era un pescatore di tonni, che tutta la mattina prendeva
la sua barca, con la nebbia, il freddo, e usciva in mare
a pescare il tonno coi suoi amici; ogni giorno tornava e
il tonno finiva in una grande vasca dove veniva pulito,
tagliato in pezzettini, e messo nelle scatolette che poi
venivano chiuse
sara
e sara?
gustavo
aspetta, sara viene dopo; allora, dicevo, le scatolette
venivano messe su grandi basi di legno, chiamate pallet,
e spedite per tutta italia a bordo di grossi camion
sara
come si chiama l’autista del camion?
gustavo
non ha importanza, comunque vito, si chiama vito!
sara
eh eh, vito, che buffo, vito, vito e svito, eh eh
gustavo
la scatoletta di tonno va a finire in un grande magazzino
sara
come osciàn?
gustavo
no, molto molto più grande; è un magazzino
in cui nessuno va a comprare, è pieno di un sacco
di scatole su grandi scaffali, scatole di tonno, di zucchero,
di sale, di biscotti
sara
e sara abita nel magazzino in mezzo ai tonni?
gustavo
sara arriva dopo
sara
e lì ci sono anche i giochi?
gustavo
sì, sì ma non si possono comprare, è
solo un deposito che serve per caricare altri camion e riempirli
di scatole; andiamo avanti, la scatoletta poi sale su un
altro camion, e arriva qui in un magazzino
sara
dove arriva sara e se la porta a casa
gustavo
no! sara arriva dopo
sara
uffaa, ma che storia è questa?
gustavo
aspetta, abbi pazienza; allora arriva nel magazzino qui
dietro, dove poi viene un operaio…
sara
come si chiama l’operaio?
gustavo
citu, si chiama citu
sara
che nome buffo citu, citu
gustavo
sì, si chiama citu perché sta sempre zitto
e non interrompe mai!
sara
nonno, ma che gusto c’è a sentire una favola
se non si interrompe mai? anche il papà dice che
tu interrompi sempre!
gustavo
ah, così dice, bene bene... allora citu carica tante
scatolette di tonno dallo scaffale sul muletto e le porta
qui
sara
il muletto è un piccolo mulo? come ciuchino,
l’amico di shrek?
gustavo
no, è un muletto meccanico, è una specie di
macchinina che porta in giro gli scatoloni
sara
e shrek non c’è?
gustavo
no, non c’è shrek, ma sto per diventarlo io
un orco! quindi la scatoletta arriva qui, e adesso sai chi
arriva?
sara
arriva ancora antonio, vito e citu che si sono stufati della
storia, se la prendono e se la portano a casa
gustavo
eh eh no, arriva sara, non volevi sara?
sara
sì sì che bello
gustavo
dunque sara prende la scatoletta e la mette in questo carrello,
vedi?
sara
sì, ma ci mette anche i dolci e i giochi!
gustavo
ecco, bene, poi porta il carrello in giro e alla fine arriva
alla cassa, la toglie dal carrello e la appoggia sul tapirulàn
sara
cos’è il tiri-pu-làn?
gustavo
è quel nastro di gomma che porta avanti le scatolette,
vedi?
sara
sì sì
gustavo
ecco, adesso la cassiera prende la scatoletta, la mette
sullo scanner, la rimette giù; adesso noi la prendiamo
e la mettiamo in un sacchetto, e il sacchetto di nuovo nel
carrello; poi prendiamo il carrello, lo portiamo alla macchina,
prendiamo i sacchetti e li infiliamo nel baule: tu poi prenderai
il carrello e lo porterai là assieme agli altri
sara
sì, ma non ho capito cosa c’entra sara in questa
favola
gustavo
hai ragione, sara è una bambina come te, che accompagna
il nonno a fare la spesa e che poi aiuterà la mamma
a svuotare i sacchetti
sara
ma, nonno, è una storia brutta, e poi ogni storia
ha una morale, non è vero?
gustavo
sì, la morale c’è ed è questa:
quante scatole, quanti camion, quante persone hanno maneggiato
la scatoletta di tonno prima di arrivare sul tavolo della
mamma?
sara
eh, sono tantissimissimeee
gustavo
infatti, la morale è questa: sarebbe possibile eliminare
un bel po’ di passaggi di mano della scatoletta?
sara
ma cos’è? un indovinello?
gustavo
sì, più o meno, noi lo chiamiamo indovinello,
i designer lo chiamano progetto, i marketing lo chiamano
briif; ma tu sara avresti la risposta?
sara
uhm… sì, ce l’ho nonno, ce l’ho-oo,
ooo, io ce l’òòòò e tu
nòò-oo
gustavo
dài, dimmi
sara
se non vuoi avere tanti sacchetti e scatole basta telefonare
al pescatore che ti mandi il tonno a casa
gustavo
ma il pescatore ha bisogno dell’azienda per metter
via il tonno nelle scatolette, per pulirlo, per renderlo
igienico, per conservarlo
sara
ma, allora, nonno anche tu compri l’acqua
con spesaclic: perché non compri anche il tonno così?
gustavo
sì, potrei farlo, ma se io sto a casa a fare acquisti
in internet non posso più uscire con te e venire
qui
sara
ma tu puoi venire quando vuoi, magari per comperare dei
giochi... anziché perdere tempo con le scatolette
gustavo
vero, ma io farei comunque in modo che la scatoletta non
facesse tanti giri qui dentro; per esempio, se noi potessimo
tirar fuori il carrello direttamente dal baule della macchina, potremmo
evitare alcuni passaggi
sara
come la barella delle bbulanze?
gustavo
sì, più o meno, proprio così
sara
nonno, ti posso dire una cosa? non mi è piaciuta
la favola della scatoletta
gustavo
pensa che non è piaciuta neanche a me, dài
andiamo a vedere i giochi
sara
guarda nonno, mi compri il pianeta rosso?
gustavo
cussalè?
sara
è una specie di lego, ma molto meglio
gustavo
in cosa è meglio?
sara
ma, ha sempre dei pezzi ad incastro, tipo i mattoncini,
però è più nuovo perché è
più bello
gustavo
mmmm non mi convince, chiediamo a qualcuno, guarda c’è
una commessa, lì
commessa
buongiorno, posso esservi utile?
gustavo
sì, volevamo notizie di questo… pianeta rosso
commessa
ah, guardi, è il gioco del momento, non può
sbagliare; il gioco di costruzioni è un vero e proprio
gioco di ideazione, con cui si possono fare grandi progetti: non è uguale al mondo reale
gustavo
in che senso?
commessa
è un sistema che le permette di fare delle cose nuove,
che non ci sono, perché ci sono tanti pezzettini
per fare quello che si vuole, e prima di decidere se farlo
o no si può vedere il risultato al computer in 3d
gustavo
ma anche col lego puoi
sara
sì ma il pianeta rosso è tutto diverso: ogni
mese escono nuovi progetti, non è solo una copia,
capisci nonno?
gustavo
vuoi dire che questo gioco propone delle alternative al
posto della riproduzione della realtà?
sara
sì, tu ti puoi immaginare il gioco come vuoi, puoi
darti delle regole, e con queste regole costruisci tu il
gioco come vuoi; e il bello è che ogni bambino si
dà le regole sue, se le scrive e i bambini che giocano
con lui devono seguire le sue regole
gustavo
ok, ma se due bambini si sono dati regole diverse, come
fanno a giocare insieme?
commessa
dipende da dove giocano, se a casa dell’uno o dell’altro; ma i due mondi, diciamo, potrebbero giocare assieme, un
po’ come avere diverse civiltà che si contrappongono
gustavo
va bene, mi avete convinto, costa molto, e poi sei abbastanza
grande per costruirti il tuo pianeta?
sara
sì, nonno, e poi se non sono capace mi aiuti tu vero?
gustavo
va bene, mettilo nel carrello
sara
nonno, ma guarda che la piattaforma base non basta, si devono
prendere i kit aggiuntivi
gustavo
cioè?
sara
guarda, ci sono dei progetti per costruire le case, le strade,
i parchi giochi dei bambini, i fiumi…
gustavo
senti ne prendiamo un paio e poi prendiamo gli altri solo
se sai giocare, perché io so come fai, giochi dieci
minuti e poi lo molli lì e te ne dimentichi per chissà
quanto; adesso andiamo, che la mamma ci aspetta, devi fare
la pipì?