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aerodinamica & design 6/8
nome
aerodinamica & design
descrizione
articolo sui rapporti tra l'aerodinamica e il design
autori
Ottorino Piccinato, ing.enrico benzing
contributi
annina motta, antonella ponti, arianna carrozzo, chiara tiego, clarissa steiner, Dario Colombo, debby viganò, elisabetta furnò, jessica alberti, Maria Fumagalli, Michele De Angelis, pietro bassani, russel davidson
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lo studio delle ali non si è limitato alle vetture di f.1 ma tutte le altre categorie di auto da competizione hanno richiesto l'utilizzo di ali, anteriori e posteriori, anche di grandi dimensioni

una toyota che partecipò al campionato imsa
ultimamente le vetture si sono assomigliate moltissimo anche se, di tanto in tanto, qualcuno tenta strade diverse

è questo il caso della tyrrell p34, la prima f.1 a sei ruote

quattro ruote anteriori, più piccole e con la carreggiata più stretta, danno la stessa tenuta di strada di due più grandi

il vantaggio consiste proprio nella carreggiata: la vettura è più stretta, più filante, e le ruote sono quasi completamente coperte dal muso, quindi diminuiscono i vortici posteriori e la vettura risulta più aerodinamica

in più, l'aria che va a colpire la parte posteriore, dove sta l'ala posteriore, è più "pulita", cioè senza vortici, con un conseguente aumento dell'efficacia dell'ala stessa

ecco, quindi, come un progettista riesce a rispondere alla richiesta di prestazioni con un'intuizione totalmente diversa dalle soluzioni, pur valide, dei propri colleghi
la rivoluzionaria tyrrell p34 a sei ruote
è questo spirito pionieristico di avventura che apre le strade alla scienza

spesso ci capita di ricevere dei brief da qualche imprenditore, il quale ci chiede: disegnatemi una nuova lampada, oppure, disegnatemi una nuova automobile

la domanda è posta in modo sostanzialmente errato, perché come risposta si avrà una lampada leggermente diversa da quelle esistenti, magari con uno styling più aggiornato, con i colori e i materiali ottimali per le mode e le tecnologie del momento oppure un'auto leggermente migliore delle concorrenti, ma sostanzialmente uguali

la domanda giusta dovrebbe essere: disegnatemi un nuovo sistema di illuminazione per la casa o per l'ufficio, oppure, progettate un mezzo che permetta quattro persone più bagagli di muoversi confortevolmente e in sicurezza sia in città che in viaggi medio-lunghi

le risposte dei designer non sarebbero così ovvie, ne siamo certi

ultimamente alcune aziende hanno capito che design non è sinonimo di bella forma nuova su concetti copiati o poco evoluti e finalmente si cominciano a ricevere incarichi in cui il pensiero, l'idea, la non ovvietà sono concetti presi in considerazione

le aziende, per ora solo le più grandi, cominciano a richiedere quelli che molti chiamano concept: cioè dei progetti (come li chiamiamo noi) e non delle copie

tornando all'aerodinamica, altri progettisti si cimentarono in proposte alternative

tra queste c'è una soluzione di ventola posteriore per aspirare e quindi creare il vuoto

era un totale imbroglio ma il potere di bernie ecclestone e niki lauda erano tali da poter accettare, anche solo per una gara, questa vettura, che vinse, fra le proteste di tutti

da notare come le bandelle inferiori riescano a sigillare la vettura al suolo, nonostante l'inevitabile rollio in curva
un grosso aspiratore montato sulla brabham permise a niki lauda di vincere il gran premio di svezia nel 1978
per studiare gli effetti dell'aria sull'avanzamento, portanza e deportanza degli oggetti, si usano le gallerie del vento

l'aria viene spinta contro l'oggetto, e i suoi mutamenti di direzione, velocità e pressione vengono evidenziati da scie di fumo, come nel caso della vettura qui sotto

oggi numerosi oggetti entrano in galleria del vento, e lo saranno ancora di più in futuro
una vettura all'interno di una galleria del vento: restando "in scia" l'attrito con l'aria si riduce: non fatelo, e rispettate la distanza di sicurezza!

rendering di pietro bassani
per risultare efficace dal punto di vista aerodinamico una vettura di serie, come la clk in questione, deve essere trasformata radicalmente anche all'interno (motore, scocca e sospensioni) e non solo all'esterno

spesso, invece, assistiamo a delle vere e proprie truffe d'immagine, che coinvolge progettisti, produttori e commerciali

ci riferiamo a tutte quegli oggetti che, con la propria forma, ingannano l'acquirente perché apparentemente più performanti, soprattutto attraverso false forme aerodinamiche

pensate a quanti sono convinti che gli spoiler sui tetti delle proprie vetture servano ad aumentare l'aderenza oppure ad aumentare la velocità per non parlare delle "minigonne", quelle volgari appendici che vengono applicate tra la ruota anteriore e quella posteriore, sotto la portiera

eppure, in mancanza di questi particolari, molti utenti rinunciano all'acquisto, preferendo altri modelli

ci sono invece casi in cui l'aerodinamica è stata presa in considerazione al momento di produrre un oggetto di serie, magari per rinunciare ad appendici o forme inutili
una mercedes classe c viene così preparata per le corse: passaruote allargati, ali, spoiler, appendici aerodinamiche varie
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