differenze tra worlshop, seminario, corso, convegno, dibattito, conferenza
perworkshop (work = lavoro e shop = bottega/laboratorio) si intende una serie di incontri in cui un gruppo di persone lavora collettivamente su uno specifico argomento
quindi più persone lavorano assieme per raggiungere un obiettivo e non c'è distinzione tra i partecipanti
per seminario si intende un corso di studio in cui gli studenti partecipano attivamente, quindi molto simile al workshop
per corso si intende una
Serie di lezioni inquadrata nell'ambito di una preparazione tecnica o di un programma di studi
quindi un docente tiene lezioni agli studenti
per convegno si intende una riunione non periodica di persone per discutere argomenti di interesse comune, spesso con la presenza di un moderatore
per dibattito si intende una
Pubblica discussione su argomenti prestabiliti, a proposito dei quali sia concesso a ciascuno dei partecipanti di esprimere e motivare il proprio giudizio, spesso con la presenza di un moderatore
per conferenza si intende un
Discorso o una lettura a carattere culturale, tenuta in pubblico
come funziona un nostro workshop
Un Workshop di Creatività Visionaria prevede che ci sia un Conduttore che spiega alcuni concetti e che propone ai Partecipanti degli Esercizi da svolgere
a seconda degli esercizi e dei temi trattati questi vengono affrontati singolarmente o in piccoli gruppi
Mentre in un Corso il vero esperto è il Docente che impartisce la lezione, in un Workshop tutti i Partecipanti, Conduttore compreso, hanno lo stesso peso specifico perché, mentre in un Corso si impara, in un Workshop inizialmente si apprendono delle nozioni ma immediatamente dopo si creano delle proposte innovative che vengono analizzate una per una fino a entrare nei minimi dettagli operativi
Quindi in un Workshop di chi vuol esser visionario? i Partecipanti non ricevono una lezione ma sono invece i veri Protagonisti
Ovviamente non tutte le idee sono vincenti: alcune verranno scartate, altre saranno analizzate e sviluppate e alcune diventano dei veri e propri progetti innovativi, concreti, reali e di sicura fattibilità: sono quelle che noi chiamiamo VISIONI
La partecipazione a un Workshop è avvincente e stimolante proprio perché non si riceve una lezione ma tutti insieme partoriscono concretamente idee e progetti reali
questo workshop è stato ideato da
andrea lombardi, annina motta, antonella ponti, clarissa steiner, debby viganò, jessica alberti, giuseppe de michelis, ottorino piccinato, paolo molteni, ruben alvarez
La formazione creativa e visionaria avviene attraverso la partecipazione ai Workshop che si sviluppano attraverso una o più giornate full immersion durante le quali viene trasmesso il nostro nostro metodo esclusivo della quercia
1) la formazione a livello creativo di ogni Partecipante
2) la creazione di idee vincenti e concrete, fattibili e verificabili nella realtà
Non si tratta di un semplice, riduttivo e inutile brainstorming, ma di un percorso formativo che parte da zero fino al concepimento di progetti reali e utili alla propria attività, qualunque essa sia
chi vuol esser visionario? è per tutti ed è rivolto a chiunque voglia scoprire e sviluppare il proprio lato creativo e propositivo
principali obiettivi di questo workshop per il singolo partecipante (sia studenti che docenti)
obiettivo 1: acquisizione del metodo
i
workshop full immersion di Chi vuol esser visionario? hanno come primo obiettivo la formazione a livello creativo di ogni partecipante affinché sia in grado di partorire idee
vincenti
ciò avviene utilizzando un metodo esclusivo e collaudato che lo studio piccinato.com utilizza fin dal 1992
attraverso esercitazioni a cui si prende parte singolarmente o all'interno di un gruppo, il singolo partecipante impara l'arte di formulare nuove idee, proposte e visioni, con un metodo che può fare suo per applicarlo nella propria attività professionale
obiettivo 2: generazione di idee
durante il workshop ha la possibilità di partecipare attivamente alla creazione di idee e progetti vincenti, alcuni dei quali potranno diventare vere e proprie visioni
obiettivo 3: benessere psicofisico
questi workshop sono un ottimo "vettore per il buon umore"
infatti spesso il lavoro ci intristisce, ci fa diventare un po' apatici, e non ci coinvolge con l'entusiasmo necessario
qui, invece, abbiamo come obiettivo anche la possibilità di recuperare lo smalto perduto, la voglia di essere più positivi e propositivi, l'entusiasmo di coinvolgere di più noi stessi e gli eventuali colleghi di lavoro: Chi vuol esser visionario? funge da ricarica delle proprie batterie
principali obiettivi di questo workshop per una scuola
gli obiettivi per una scuola non possono prescindere da quelli elencati nel paragrafo precedente e che non ripetiamo
quindi consideriamo i tre obiettivi per i partecipanti come punto di partenza per approdare a quelli successivi:
obiettivo 1: acquisizione del metodo
formazione creativa dei propri manager, dipendenti, collaboratori, consulenti, fornitori e partner
obiettivo 2: creazione di un sistema
il vantaggio che una scuola trae dai nostri workshop non si ferma alla formazione dei partecipanti (sia studenti che docenti), ma si concretizza nella creazione di un nuovo sistema che non ha lo scopo di sostituirsi ai metodi di insegnamento praticati dalla scuola e dai docenti, ma si aggiunge e si integra a questi dando ai partecipanti la capacità di affrontare ogni tema inquadrandolo da punti di vista alternativi
obiettivo 3: benessere psicofisico
chi partecipa a un nostro workshop compie quello che noi chiamiamo il salto, e che potremmo definire come un vero e proprio balzo a un livello superiore di benessere, appagamento, soddisfazione, positività, propositività, partecipazione, tutti aspetti che non rimangono confinati all'interno del periodo del workshop ma invece si espandono nel tempo, tanto che il singolo partecipante è in grado di contaminare positivamente i colleghi distribuendo loro energia positiva
la partecipazione da all'istituto la possibilità di comparire con testi e immagini in tutte le fasi del workshop, nel nostro mailing e nei vari siti web in cui pubblichiamo i nostri workshop per arrivare alla presenza fisica di docenti e dirigenti scolastici durante il workshop stesso
il vantaggio consiste quindi anche nell'apprendimento del nostro metodo come metodo aggiuntivo e complementare a quelli normalmente adottati, per personalizzarlo; infatti il nostro metodo è pensato proprio per essere malleabile e personalizzabile, e per adattarsi sia alla scuola sia alla personalità di ogni singolo docente
un ulteriore vantaggio per la scuola è l dato dalla possibilità di dimostrare alle famiglie degli studenti che i loro ragazzi seguono programmi e sistemi all'avanguardia e che l'impegno è massimo al fine di garantire loro una completa maturità, preparazione e possibilità di adattamento a ogni situazione che dovranno affrontare nel corso della vita una volta diplomati
presentazione della scuola chi vuol esser visionario?
chi vuol esser visionario? è la prima scuola di creatività visionaria
Fondata da Ottorino Piccinato, è la Prima Scuola che prepara le persone affinché diventino Creative e Visionarie
è una scuola unica nel suo genere in quanto è rivolta a tutte le professioni, tutte le attività e tutte le età
chi vuol esser visionario? è un marchio di piccinato.com, lo Studio internazionale di creatività, design, ricerca e formazione fondato a Milano nel 1984
- il nostro metodo non entra in conflitto con quelli adottati all'interno dell'istituto ma diventa aggiuntivo e complementare a loro
- non ha una sede fisica propria, a esclusione dell'ufficio organizzativo; cioè non ha aule proprie ma i responsabili e i tutor dei vari workshop si recano personalmente presso la sede della scuola, secondo il principio a noi caro che è
"veniamo noi da voi"
chi è ottorino piccinato, l'ideatore della scuola chi vuol esser visionario?
Ottorino Piccinato nel 1984 si diploma in industrial design presso la scuola Politecnica di design di Milano di Nino Di Salvatore, prima scuola di design in Italia; fonda il Milano-Los Angeles Studio Design e lo studio piccinato; diviene docente della stessa scuola e in seguito docente e direttore unico della scuola di design ISCO e co-fondatore, docente e direttore didattico della Scuola Italiana Design dal 1991 al 2001
Grazie al fortunato incontro con Fiat Auto avviene la svolta creativa in quanto decide di introdurre un’ampia fase creativa e visionaria attraverso il suo nostro metodo esclusivo della quercia che viene applicato prima della consueta fase progettuale, non solo nell’ambito del design ma anche in settori molto diversi tra loro, in cui la creatività è un valore aggiunto e indispensabile per l’ideazione di concetti e visioni del tutto innovative
come sono strutturati i nostri workshop
La formazione creativa e visionaria avviene attraverso la partecipazione ai Workshop che si sviluppano attraverso una o più giornate full immersion durante le quali viene trasmesso il nostro nostro metodo esclusivo della quercia
1) la formazione a livello creativo di ogni Partecipante
2) la creazione di idee vincenti e concrete, fattibili e verificabili nella realtà
Non si tratta di un semplice, riduttivo e inutile brainstorming, ma di un percorso formativo che parte da zero fino al concepimento di progetti reali e utili alla propria attività, qualunque essa sia
chi vuol esser visionario? è per tutti ed è rivolto a chiunque voglia scoprire e sviluppare il proprio lato creativo e propositivo
Attraverso esercitazioni a cui si prende parte singolarmente o all'interno di un gruppo, il singolo Partecipante impara l'arte di formulare nuove idee e proposte, applicando il Metodo che può fare suo per personalizzarlo in base alle proprie esigenze personali o professionali
Inoltre chi vuol esser visionario? è un ottimo vettore per il buon umore
Infatti a volte il lavoro ci intristisce, ci fa diventare un po' apatici, e non ci coinvolge con l'entusiasmo necessario
chi vuol esser visionario?, invece, ci offre la possibilità di recuperare lo smalto perduto, la voglia di essere più positivi e propositivi, l'entusiasmo di coinvolgere di più sé stessi e gli eventuali colleghi di lavoro: chi vuol esser visionario? funge da ricarica delle proprie batterie
è un'esperienza indimenticabile, tanto che molti Partecipanti hanno preso parte a workshop diversi per rivivere nuove belle esperienze anche perché ogni workshop è unico e diverso dagli altri
attraverso i nostri workshop avviene la creazione di un alto numero di idee e proposte vincenti e realizzabili concretamente e che mai prima nessuno aveva immaginato
in seguito viene fatta
una vera e propria spremitura delle idee per ottenere il succo, cioè il nettare accuratamente selezionato, il nettare che trasforma semplici idee in progetti vincenti e molto avanzati, cioè quelle che noi chiamiamo visioni
chi vuol esser visionario? forma le persone e spreme la loro energia creativa
location e modalità di svolgimento
il workshop si svolge in presenza con un minimo di 5 e un massimo di 15 partecipanti
il workshop viene organizzato presso la sede dell'istituto
è previsto il distanziamento e tutte le norme previste dalle leggi vigenti per la prevenzione del covid-19
ammissione
sono ammessi tutti i partecipanti senza alcuna distinzione
considerazioni, programma e alcuni dei temi affrontati durante questo workshop
- presentazione del workshop
- presentazione dell'eventuale
azienda partner (qualora ci fosse uno sponsor)
- le regole del workshop
- la creatività
- la visione
- la spirale
- il concetto dei mattoncini
- erase memory bag
- dante forever
- newton, Einstein
e la scienza creativa
- l'oblò
- il salto
- avalleavalle
- le carte sensazione
- lo sparamappa
- il mazzo di chiavi
- la quercia
- il volano
- la spremitura
- conclusioni
- attestati di partecipazione
attestato
a ogni partecipante viene consegnato un attestato di partecipazione firmato dai docenti presenti al workshop
coffee break e pausa pranzo
questi momenti hanno anche lo scopo di favorire il dialogo e la condivisione tra i vari partecipanti e di porre quesiti specifici ai docenti
infatti il nostro concetto di full immersion si fonda sul rapporto che si instaura tra tutti i presenti anche con la condivisione delle proprie impressioni e delle proprie emozioni