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in funivia dalla stanga alla stazione
la proposta provocazione è firmata da tecnoPadova
(n.d.r. erroneamente si parla di funivia ma in realtà il nostro progetto è una cabinovia, cioè un impianto a fune con decine di cabine)
una funivia a Padova, città dove le uniche asperità sono rappresentate dai cavalcavia
l'idea, di per sé, sembra pazza
tanto che gli stessi promotori amano definirla una provocazione
"una provocazione razionale", sottolinea con orgoglio Ottorino Piccinato, docente della scuola italiana di design diretta da massimo malaguti, con sede inzona industriale, nelle cui aule è stata partorita
ma di cosa si tratta realmente?
tecnoPadova, azienda speciale della camera di commercio, ha presentato il progetto di un impianto a fune che potrebbe collegare il polo di Padova est alla stazione ferroviaria, con fermate intermedie piazzate alla stanga e davanti alla fiera
un itinerario, suddiviso in due tratte rettilinee, lungo il quale sono posti alcuni dei "centri di attrazione" più importanti dela città: tribunale, università, cittadella dell'economia, centro commerciale giotto, la funivia cittadina sarebbe in grado di trasportare 3 mila persone all'ora a dieci metri di altezza, sorvolando il caotico traffico Padovano, ad una velocità di 18 chilometri orari
la leitner, ditta leader nel ramo della costruzione di funivie, ha già pronto il progetto adeguato alla città
contenuti i tempi di realizzazione, calcolati sui 18 mesi; il costo indicativo dell'opera è di 30 miliardi di lire, pari a circa 6 miliardi al
chilometro, mentre le spese ordinarie di manutenzione risulterebbero sui 30 milioni l'anno
"le cabine, spiega il presidente della camera di commercio, gianfranco chiesa, consentirebbero ai passeggeri di arrivare in stazione in pochi minuti e di ridurre il numero di auto in entrata e uscita dalla città
un progetto avveniristico ma tecnicamente praticabile
d'altra parte qualcosa di simile esiste a siviglia, dove è possibile viaggiare al di sopra del quartiere fieristico"
in italia sarebbe la prima funivia in pianura
11 personale necessario al funzionamento dell'impianto, con cabine da 10 posti ciascuna climatizzate e dotate di postazione internet, si riduce ad un addetto per stazione, due riserve, due addetti alle
biglietterie
la proposta-provocazione ha suscitato reazioni contrastanti negli amministratori
il sindaco giustina destro ha sollevato qualche perplessità, ma non ha stron-cato sul nascere il progetto
"occorre valutare con attenzione l'impatto sulla città – spiega - potrebbe essere un buon mezzo in zone dove gli insediamenti abitativi sono minori"
l'assessore alla mobilità, augusto morini, sotto-
linea un particolare aspetto: "tremila persone all'ora sono poche; tuttavia è un sistema interessante, si può fare un pensierino"
rileva vittorio casarin, presidente della provincia: "è una soluzione
che potrebbe essere concretizzata, non in centro storico ma in zone molte frequentate di giorno: penso agli ospedali e alla basilica del santo"
(ernesto de franceschi) |
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