il brief del logo consisteva nel creare innanzitutto un nome del brand che comprendesse la parola otto oppure il numero 8
questo brand doveva rappresentare l'azienda produttrice dei nostri progetti; in seguito però si preferì il nome
Beyond perché si prestava meglio alle mille declinazioni possibili e perché più breve e memorizzabile di ottoquattrootto
inoltre quest'ultimo avrebbe potuto generare confusione con la doppia "o" (che sentiva il nome lo avrebbe scritto correttamente
"ottoquattrootto" o con una sola "o" "ottoquattrotto"?)
questa è la storia del nome del logo: un collaboratore dello studio era in ritardo a causa di un problema con la metropolitana; mentre ci avvisava telefonicamente
guardò l'ora e notò che erano le 8:48, un numero che comprendeva due 8 e un 4, la metà di 8
lo prese come un segno del destino e subito, nell'attesa che il metrò ripartisse, buttò giù una proposta lampo che poi, opportunamente rivista e modificata, diventò il logo di ottoquattrootto, con le cifre scritte per esteso, in modo da leggere ben due volte otto anziché quarantotto
fu poi realizzata anche la versione in nero