|
|
|
|
|
|
|
|
|
programma della camera italiana del design |
|
|
|
|
|
descrizione |
|
programma |
|
cliente |
|
|
|
anno |
|
2000 |
|
associazione fondata da |
|
almerico de angelis (direttore della rivista modo), Ottorino
Piccinato e altri
esponenti del mondo del design, della cultura e dell'imprenditoria
italiana |
|
|
|
|
|
|
c.i.d. camera italiana per il design |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
premessa
in un mondo in forte trasformazione, dove la globalizzazione non sta ad indicare l’eliminazione delle differenze ma, al contrario, la necessità di convivenza, fianco a fianco, di realtà e bisogni assolutamente diversi, anche i saperi e le professioni intellettuali cambiano configurazioni e ruoli
una realtà dove le reti, chiamate a giocare un ruolo centrale, velocizzano contatti e transazioni rappresentando, in termini culturali, solo una grande finestra dove è possibile osservare, una accanto all’altra, contraddizioni e diversità, senza dare al soggetto possibilità alcuna di modificare o di modificarsi. ed è proprio l’aumento esponenziale della circolazione dell’informazione attraverso le reti che richiede spazi d’approfondimento e di riflessione, dal momento che la sfida non può che essere giocata sul piano della qualità e, dunque, delle scelte
senza quella e queste sarà il sistema paese nel suo complesso a perdere in competitività nella globalizzazione dei mercati dei servizi e della cultura
in questo scenario va osservato che mentre il design in una società estetica andrebbe considerato come una disciplina strategica, questa consapevolezza trova un bassissimo riscontro nell’opinione pubblica. pur impegnando oltre 10.000 addetti con un fatturato di oltre 40.000 miliardi, superiore dunque a quello dello stesso sistema di moda, il sistema design risulta oggi tra i meno riconosciuti nella società |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
il c.i.d.
con questi obiettivi nasce oggi il c.i.d. – camera
italiana per il design© - che ha scelto proprio questo
nome perché vuole essere fondamentalmente una camera,
un luogo d’incontro, dunque un’assemblea, capace
di affrontare i problemi attraverso il dibattito e il confronto,
pronta a combattere e a prendere posizione in tutti quei
casi in cui appaia necessario far sentire la propria voce
una camera senza nessun tipo di discriminazioni o chiusure
verso altre realtà, anche di altri paesi, verso altre
strutture aggregative, nazionali trasnazionali o territoriali
che siano, italiane e non
una camera aperta in particolare ai più giovani,
così come ai maestri, che si rivolge al mondo del
progetto come a quello della produzione, della distribuzione
e della comunicazione, che vuole accogliere al suo interno
non solo designer e responsabili di aziende di settore,
ma anche tutti quei soggetti interessati a contribuire allo
sviluppo del sistema design
una camera, dove l’unica discriminazione sarà
costituita dall’impegno dei propri soci ad investire
tempo e risorse per il raggiungimento dei propri fini sociali |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|